Il vento nell’incredibile spot del lago di Como

Il vento nell’incredibile spot del lago di Como

Il lago di Como, identificato anche con il nome di Lario, è stato inserito al primo posto nella classifica dei laghi più belli al mondo dal quotidiano online statunitense The Huffington Post. Tuttavia la sua fama non è solo legata al fascino delle incantevoli località che lo circondano, ma anche alle condizioni che lo rendono un incredibile spot per gli amanti del vento.

Qui infatti, circondati da un magico panorama in grado di regalare momenti indimenticabili, ci si riunisce per praticare ogni tipo di sport acquatico, kitesurf e windsurf compresi.

Sul Lario, durante il periodo primavera/estate, con tempo sereno spirano alternandosi regolarmente la Breva e il Tivano, venti normalmente considerati tra i più mansueti e solari.

Non a caso Globe Kiter, ormai da cinque anni, promuove le attività di kite e windsurf sul lago di Como proprio nel periodo da aprile a settembre (vedi Scuola di kite e Scuola di windsurf).

il vento del lago di Como

La Breva e il Tivano rappresentano le cosidette “brezze regolari da bel tempo“, anche se di “brezza” (secondo la scala Beaufort) hanno ben poco, considerando che possono toccare i 20/25 nodi in condizioni meteo ottimali.

Entrambi rappresentano la condizione di tipico vento termico, regolare e disteso, che si crea sul lago di Como. La Breva soffia da Sud, nel momento in cui il Tivano (che al contrario soffia da Nord) si interrompe.

LA BREVA

Tra i venti lariani la Breva (da Brivio, località lungo l’Adda da cui spira)  è quella preferita. Prende il posto del Tivano verso mezzogiorno, arrivando però dalla parte opposta, da Sud.

In primavera comincia presto intorno alle ore 11, mentre d’estate può tardare ed entrare anche nel corso del pomeriggio. Essendo un vento termico, la Breva termina sempre con il tramonto del sole e talvolta anche prima, a seconda delle condizioni climatiche che l’hanno generata. Si avverte meglio sul ramo di Lecco, ma risale le correnti del lago e si distende su tutta la sua superficie. Non si può considerare un vento violento. Ha una velocità intorno ai 15 nodi, senza eccessive variazioni di direzione, se non determinate dalla particolare orografia intorno al Lario.

Ad inizio e a fine stagione (primavera e fine estate) la Breva può essere migliore negli spot un po’ più a Sud (verso la zona di Dervio), mentre a giugno e luglio può capitare che lo sia in quelli più a Nord del Lago (Colico/Gera), in quanto sale più tardi ed è orientata da Sud-Ovest, incanalandosi nella Valtellina. Non è comunque da considerarsi una regola.

All’inizio dell’autunno, quando l’acqua del lago è ancora calda, ma le Valli non si scaldano più a sufficienza, la Breva inizia a morire. Ricomparirà di nuovo in primavera.

il vento al lago Como per fare kitesurf

Come prevederla?

Si dice che la Breva non dia previsioni, ma che venga annunciata.

Nella zona Nord del Lago, infatti, la presenza di foschia nel ramo di Lecco rappresenta un segno premoni­tore della Breva in arrivo, che sembra andare di pari passo con  la sua intensità. In base a ciò, nell’alto lago può essere facile intuirne l’arrivo con un certo preavviso (e per quanto detto prima, anche la sua intensità), osservando proprio la presenza di foschia durante la mattinata. Soprattutto verso Bellagio, si dice che tanto meno si riesca a scorgere il promontorio bellagino, tanto più intenso sarà il vento.

L’assenza di foschia denota quindi assenza di Breva, poca foschia indica una imminente Breva leggera e foschia intensa è indice di Breva forte.

A volte, con venti di Libeccio (Sud-Ovest) in quota, si può formare un vento da Sud; si tratta di una Breva “storta”, perché girata un po’ da Ovest, ma decisamente sfruttabile. Tuttavia, dato l’orientamento Nord – Sud del lago di Como e dei monti che lo delimitano, esso spesso entra nel lago direttamente dai monti che lo circondano ad Ovest e può risultare quindi parecchio rafficato.

Kitesurfing al Lago di Como - Globe Kiter

Un vento termico

Innanzitutto bisogna dire che la Breva nasce come vento diurno, che si genera a causa della differenza di pressione tra la Val Padana e il bacino prealpino, nel semestre primavera/estate.

Tuttavia un’ulteriore differenza di pressione è causata dal diverso riscaldamento tra i due capi del lago e provvede a rinforzare il vento sull’asse Dervio-Colico. In questo caso infatti, l’aria sulla superficie del lago rimane più fredda, più pesante e quindi con una pressione maggiore rispetto all’aria nella zona della Valtellina e della Val Chiavenna. Quest’ultima, nei pomeriggi dalla primavera all’autunno, si scalda, diventa più leggera e  sale, avendo una minore pressione. Così l’aria a maggiore pressione sul lago rimpiazza quella leggera della Valtellina e della Val Chiavenna, generando il vento termico chiamato Breva, proveniente da Sud.

Quando si verificano le condizioni migliori?

Le condizioni migliori perché si generi la Breva si verificano con tempo bello e stabile, in grado di scaldare bene le Valli. Questo processo si accentua nelle belle giornate di tepore primaverili, quando l’acqua del lago è ancora fredda.
Non è infatti raro assistere ad una Breva di 20 nodi, in particolare nel periodo di tarda primavera, quando la differenza termica tra terreno ed acqua e tra montagne e pianura è maggiore.
La presenza di un leggero vento da nord in quota, che mantiene sgombri i cieli della Valtellina e della Valchiavenna, può rappresentare una condizione positiva, perché fa in modo che le due valli si scaldino bene, favorendo la genesi della Breva. Naturalmente se questa condizione prosegue anche nel pomeriggio o se è troppo forte, facilmente ne contrasterà la formazione (poiché la Breva arriva da Sud).

Anche in estate si possono avere delle buone condizioni di Breva, fin tanto che l’acqua del lago non diventa troppo calda.
Più l’acqua del lago si scalda, più la differenza di temperatura e quindi di pressione si riduce o addirittura si annulla completamente.

Tuttavia è possibile che una decisa perturbazione estiva, o qualche giorno di vento da Nord, raffreddino e rimescolino l’acqua del lago. Questa condizione può portare in superficie l’acqua più fredda e far quindi ricomparire le condizioni favorevoli per il vento termico.

Anche un deciso temporale più a Sud può rinfrescare la temperatura dell’aria sopra il lago e far partire o rinforzare la Breva nel pomeriggio.

IL TIVANO

Il Tivano (dal francese Petìt Vent, vento debole) soffia da Nord/Nord-Est durante la notte e le prime ore del mattino. Comincia tre ore dopo il tramonto e termina intorno alle 10,30-11 del mattino. A differenza della Breva, il Tivano è un vento presente in maniera più regolare tutto l’anno.

Come già accennato, il Tivano è anch’esso un vento termico, opposto alla Breva. Arriva da Nord, scendendo dai monti della Valtellina a presagire un meteo stabile e sereno. La sua totale assenza preannuncia infatti l’approssimarsi del tempo cattivo.

Come si genera?

Si origina dalla differenza di temperatura/pressione tra l’aria sopra l’acqua del lago e quella sopra la pianura e la campagna più a Sud. Durante la notte e la prima mattina l’aria sulla pianura, più calda, sale verso l’alto e viene sostituita da quella proveniente dal lago, più fredda e densa. Con il sorgere del sole l’effetto tende progressivamente ad annullarsi, perché anche l’aria sul lago si scalda, e la differenza di pressione si azzera.
Per questo motivo il Tivano raggiunge i suoi picchi solo nel basso lago, specialmente nel ramo lecchese, nella zona di Valmadrera.

Le condizioni che favoriscono il Tivano d’estate sono simili a quelle che favoriscono anche la Breva.
Tuttavia a differenza della Breva, il Tivano si può generare anche in pieno inverno, consentendo uscite tutto l’anno a chi è attrezzato per temperature molto basse.

Come d’estate, anche d’inverno il Tivano parte più facilmente con il bel tempo e gelate intense in pianura lo ostacolano.

I windsurfers più storici del lago raccontano che un tempo il Tivano era molto frequente anche in alto lago. Negli ultimi anni è invece diventato un fenomeno quasi esclusivo del basso lago (zona Lecco, Valmadrera).

VENTI DI RICADUTA

I venti di ricaduta si possono generare in presenza di cieli nuvolosi. Naturalmente hanno durata variabile e sono più o meno sfruttabili a seconda delle condizioni ed in genere esclusivamente negli spot più a Sud.
Perché si instaurino i venti di ricaduta è necessario che nella zona della Valtellina, in Alto e Medio Lago, il cielo rimanga coperto, o con temporali in corso, in modo tale che l’aria si mantenga fredda. In pianura invece l’aria deve potersi scaldare e quindi il cielo deve risultare possibilmente aperto, senza temporali in corso.

Come detto, le condizioni che generano la ricaduta possono essere anche molto instabili, e questo rappresenta naturalmente un limite. Tuttavia, grazie alla ricaduta si riescono ad avere inaspettate giornate di vento, anche con non meno di 25 nodi.

IL GARZENO

Il Garzenasco (o Garzeno) è un vento che scende dalla valle Albano, il cui comune più popolato è appunto Garzeno. È un vento normalmente estivo, accompagnato da perturbazioni temporalesche che si concentrano sulle alture proprio sopra il comune di Dongo.

Entra nel tardo pomeriggio per regalare emozionanti e inaspettate sessioni di kite e windsurf pre serali.

VENTO DA NORD

Il Tivano non va confuso con i venti da Nord. Questi ultimi sono venti di perturbazione, spesso molto rafficati.

Anche il Nord può tuttavia regalare sessioni iper adrenaliniche, quando non è troppo rafficato e ”bucato”.

Il vento di perturbazione da Nord si genera quando a ridosso delle Alpi si instaurano condizioni di alta pressione, mentre a Sud delle Alpi i valori di pressione sono più bassi.
Tali circostanze si verificano quando è appena transitata una perturbazione Atlantica. In questa condizione mentre a Nord delle Alpi la pressione si è già alzata, a Sud delle Alpi la pressione è ancora bassa e sta progressivamente aumentando.

Il vento da nord dura normalmente da 1 a 3 giorni. Tuttavia in alcuni casi, quando la bassa pressione si muove lentamente verso est, stazionando a lungo nell’alto adriatico, può durare anche per più giorni.

4 risposte a “Il vento nell’incredibile spot del lago di Como”

  1. Ciao Ragazzi, grazie per il dettaglio sui venti del lago di Como, è davvero apprezzato
    Per caso avete anche un articolo sugli spot della parte nord del Lago? 🙂

    1. Ciao Gaetano, grazie a te per il feedback. Purtroppo no… ma è un ottimo spunto su cui lavorare. 😉 Grazie

  2. Vedo che nessuno menziona la cosiddetta “Breva de sutavent”, come la chiamano gli anziani pescatori di Dervio e che si verifica quando in quota soffiano venti da nord-est; le frequenti osservazioni fatte nei decenni contemporaneamente sul lago di Garda e su quello di Como, ci hanno convinto che tale circolazione in quota determina una circolazione nei bassi strati con direzione sud- nord (vento cosidetto di richiamo).
    Questa Breva di sutavent ha direzione uguale alla Breva, ma non ha origine termica perchè la mattina alle 10 spesso è già bello disteso e con intensità media superiore alla Breva termica classica. :):)

    1. Ma grazie Alessandro! Un’osservazione che torna utile a tutti…
      La introdurrò anche nel testo appena farò la revisione. Grazie per il tuo prezioso commento. Saluti da Colico

Il tuo commento è prezioso!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.