Stallo del kite

Perché il kite va in stallo

C’è poco vento e la vela stalla continuamente? In questo articolo ti spieghiamo cosa accade quando il tuo Kite va in stallo e quali solo i due errori più frequenti.

Prima di tutto definiamo però cosa si intende per stallo del kite. Si tratta della perdita di portanza (lift) da parte dell’ala, tale per cui viene meno la capacità di rimanere in volo. Quando il lift è minore del peso del kite, l’ala tenderà a cadere.

NOTA BENE! Lo stallo non avviene solo in caso di vento leggero. La vela può stallare anche in altre condizioni e la motivazione è sempre la stessa.

Tuttavia in caso di vento leggero è più facile che capiti, proprio perché è semplicissimo cadere nei due seguenti errori:

  • trimmaggio massima potenza 
  • barra troppo tirata.

Quando un kite perde potenza, viene infatti “automatico” pensare che sia necessario “potenziare”:

  • con il trimmaggio attivo (quello che si fa in navigazione grazie al movimento della barra lungo al cima e attraverso l’uso del trim del depower),
  • ma anche con il trimmaggio passivo (quello che si fa a terra e di cui ogni kiter dovrebbe essere a conoscenza).

Bene… NON è così! Anzi è proprio il contrario.

Se stai leggendo questo articolo probabilmente è perché ti è capitato, ma non conoscendo ancora le leggi che regolano la dinamica di un kite in volo, non sei riuscito a darti una risposta.

Senza entrare ora troppo nel “tecnico”, quello che prima di tutto vogliamo farti arrivare è quanto sia importante cercare di comprendere cosa accade al tuo kite in volo quando agisci su un determinato sistema, che sia la barra, il trim del depower o ancora il trimmaggio a terra. 

In pratica… come cambia l’angolo d’attacco (o angolo di incidenza) del kite stesso.

L’angolo di attacco del kite

COS’E’ L’ANGOLO D’ATTACCO?

E’ l’angolo tra la linea della corda alare del kite (una linea immaginaria che collega il punto più
esterno del bordo d’entrata con il bordo d’uscita) e una linea orizzontale; misura l’inclinazione
del kite rispetto alla direzione del vento, influendo di conseguenza sulla potenza erogata
dall’ala.

Angolo di attacco del kite

COME VARIA L’ANGOLO D’ATTACCO

Per capire cosa accade, ecco cosa può esserti utile:

  • Visualizza la posizione della leading edge e della trailing edge.
  • Osserva quanto tessuto espone al vento quando è in volo e quanta resistenza genera al vento stesso.
  • Cerca di capire come si modifica l’angolo di attacco quando agisci su un determinato sistema, che sia la barra, il trim del depower o ancora il trimmaggio a terra.

ESEMPIO

  • Tirando la barra, tiriamo le backlines  e avviciniamo quindi a noi il bordo di uscita (trailing edge) della vela; in questo caso la vela “esporrà più tessuto al vento”. Il kite risulterà più potente (maggior portanza), ma anche meno veloce (in quanto opporrà maggior resistenza al vento). Abbiamo aumentato l’angolo di attacco.
  • Al contrario, allontanando da noi la barra, la vela “esporrà meno tessuto al vento”, perderà parte della sua potenza, ma acquisterà maggiore velocità. Abbiamo diminuito l’angolo di attacco.

Quando stalla il kite?

Ora abbiamo quindi chiaro come la POTENZA del kite cambi al variare dell’angolo d’attacco:

  • un angolo piccolo genera una potenza sufficiente a permettere al kite di rimanere in aria;
  • aumentando l’angolo aumenta la potenza del kite;

Tuttavia… con un angolo eccessivo il kite crea troppa resistenza e cade indietro (stallo).

In questa posizione, ossia quando l’angolo di attacco supera il valore limite, il kite “sente il proprio peso in volo”. Non è più in grado di generare la cosiddetta portanza e cade in stallo sulla trailing edge (back stall – B, vedi figura sotto).

Gli angoli d’attacco per essere efficaci dovrebbero essere compresi entro i 20 gradi circa (che certamente non possiamo metterci a misurare).

Naturalmente questa situazione vale sia con una errato trimmaggio attivo in navigazione sia con un errato trimmaggio passivo a terra (a massima potenza) e come detto anche con un trimmaggio errato in condizioni di vento sostenuto.

Se accorciamo troppo le back o allunghiamo troppo le front, il kite si troverà con un angolo di attacco troppo elevato, che lo porterà ad avere una posizione in volo che non gli permette più di seguire quelle che sono appunto le leggi della dinamica del volo.

NOTA BENE! Il giusto trimmaggio si ottiene con piccole modifiche, tenendo presente che oltre un certo limite il kite non diventa più potente ma solo più lento e che l’efficienza delle sue prestazioni si riduce.

Situazione differente è invece lo stallo sulla leading edge (front stall - A, vedi figura sotto).
Stallo del kite

Cosa fare in caso di stallo del kite

Ci siamo soffermati sulla situazione di vento leggero ed un errato trimmaggio.

Se la vela ti stalla continuamente, ricordati i due errori indicati sopra.

  • Depotenzia il kite
  • Allontana un po’ la barra

Non solo il tuo kite non andrà più in stallo, ma risulterà più reattivo e veloce. Così sarà più facile gestire la condizione di vento leggero!

Uscire con vento leggero è un ottimo modo per perfezionare la tua tecnica.

DOMANDA

Se sei sicuro di aver trimmato bene il tuo kite ma la vela stalla lo stesso, quale a questo punto può essere secondo te il problema?

Condividi il tuo pensiero nei commenti… 😉

Conclusioni

Se questo articolo ti sia stato utile, condividilo con chi può aver bisogno di leggerlo. Speriamo di averti incuriosito da aver accesso in te il desiderio di saperne ancora di più sull’argomento kitesurf.

Le informazioni che ti abbiamo fornito fanno parte della teoria del kitesurf che da sempre svolgiamo nei nostri corsi intensivi e nel percorso di coaching, che riguarda non solo la lezione a terra con l’istruttore ma anche tutte le risorse online che mettiamo a disposizione dei nostri allievi: manuale, video corso e questionari di apprendimento.

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